IL DUCA D'ATENE
NARRAZIONE
DI
N. TOMMASEO
MILANO
PRESSO FRANCESCO SANVITO
1858.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
Tipografia Scotti
QUI COMINCIA LA STORIA
DELLA CACCIATA DEL DUCA D' ATENE
DALLA CITTÀ DI FIORENZA.
Stavasi Tile de' Cavicciuli lungo il fiumefuor di Porta alla Croce, e guardava, di controal sole cadente, il Ponte Vecchio, e le pietreche gli operai ne portavano per murareil nuovo recinto al palazzo. Quando FilippoBordoni, popolano de' ricchi, il quale uscivad'un sentieretto tra i campi e 'l fiume, scesee gli venne a rincontro dicendo: «Tile,che guati?
—Guato al ponte, e penso al covile chela fiera si sta preparando.
—L'uomo ha veduta la Grecia, ove dicesisiano avanzi di begli edifizi: e' vorràforse far di Fiorenza una macìa greca.
—Ben fa. Quando città già franche lo gridanosignore, ben fa egli a usare del titolo.
—Ma cotesto, Tile, non dura.
—Chi ci pon fine?
—Noi, se vogliamo.
—E le forze?
—Un'anima che vuole può contra mille:un popolo non potrà contr'un uomo?
—Quest'uomo ha seguaci e soldati.
—E costoro, hann'eglin altro che duebraccia e una lancia? Ma una cosa nonhanno, che possiamo aver noi: coscienza.
—Tu, Bordoni, vorresti?...
—E tu no?
—Potessi!
—Possiamo. E dirò 'l come. Ma a chiparl'io?
—A uno Adimari; ad uomo noto.
—Or qual uomo è noto?
—E se non io a te, nè tu a me. Rimanticon Dio.
—Sta.»
E Filippo Bordoni, scopertosi il petto, mostròa Tile un'imagine del crocefisso, e glidisse: «Giura per Dio, che il segreto custodiraicon silenzio; e dì: Nel nome delSalvatore, prometto.» E Tile disse: «Nel nomedel Salvatore, prometto.»
Allora, andando contra 'l fiume a passolento, con voce bassa e con parole pronteFilippo disse: «Una congiura è presta; Antoniodegli Adimari n'è capo; poi i Medici,[7]gli Oricellai, Luigi Aldobrandini, casa nostra,e molti mezzani. Siena abbiamo connoi. Si pensava assalirlo nel palagio; ma,sia caso o sospetto, tu sai ch'e' mutò sergentie famigliari due volte. Or ecco il presenteproposito: quand'e' cavalca alla croceal Trebbio per amore di Bice nostra parente,asserragliare la via. Le sbarre abbiam pronte;le case da' due capi son nostre; e armie balestre non mancano. Cinquanta masnadierigli si avventano addosso: altri giovaniarditi, grandi e popolani, rincalzano: leviamla terra a rumore: i caporali di fuora a cavalloe a piè attendono in arme per venire alsoccorso: in men d'un'ora Fiorenza è Fiorenza.
—Ma se il colpo va in fallo? Se, accortosi,e' non passasse di via Bordoni?
—Tu chiedi accorgimento