ANNIE VIVANTI

I DIVORATORI

ROMANZO


OTTAVA EDIZIONE

FIRENZE
R. BEMPORAD & FIGLIO, EDITORI
MCMXXII


PROPRIETÀ LETTERARIA
per tutti i paesi compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda
Copyright 1910 by A. Vivanti Chartres

 
 

36-922 — Firenze, Tipografia "L'Arte della Stampa", Succ. Landi.


AD UNA MERAVIGLIOSA BAMBINA

CH'IO AMO

DEDICO QUESTO LIBRO

PERCHÈ LO LEGGA

QUANDO AVRÀ DEI MERAVIGLIOSI BAMBINI

SUOI.

 
 


PREFAZIONE

C'era un uomo che aveva un canarino; e disse:"Che caro canarino! Se potesse diventare un'aquila!"Iddio disse: "Nutrilo del tuo cuore, e diverràun'aquila". Allora l'uomo lo nutrì del suo cuore.

E il canarino divenne un'aquila, e gli strappògli occhi.

C'era una donna che aveva un gatto; e disse:"Che caro gattino! Se potesse diventare una tigre!"Iddio disse: "Dàgli a bere il tuo sangue, e diverràuna tigre". Allora la donna gli diede a bere il suosangue.

E il gatto divenne una tigre, e la sbranò.

C'era un uomo e una donna che avevano un bambino.E dissero: "Che caro bambino!... Se potessediventare un genio!"

 
 


[1]

LIBRO PRIMO


I.

La creaturina nella culla aprì gli occhi e disse: — Hofame.

Nulla si mosse nell'ombra della camera silenziosa el'infante ripetè il breve grido inarticolato. Allora s'udì unfruscìo di vesti, un lieve accorrere di passi: due tenerebraccia lo sollevano, e lo acqueta un cinguettìo di dolciparole vane. Ecco per la puerile guancia il fresco pettomaterno, per la piccola bocca avida ecco la fonte di blandee bianche delizie.

Sopita e soddisfatta la creaturina ricade nel sonno.

La piccola Edith Avory tornò dalla scuola correndo,col cappello a sghembo e le treccie al vento, ed entrò ansantenella sala da pranzo della Casa Grigia.

— Sono arrivate? — domandò a Florence, che stavaapparecchiando la tavola per il thè.

— Sì, signorina, — rispose la cameriera.

— Dove sono? Il « béby »[1] com'è? Dove l'hannoportato?

1. Mancando nella lingua italiana familiare la parola neutraequivalente a baby o child dell'inglese, enfant del francese, Kinddel tedesco, l'autore si permette di adattare al concetto la parolainglese. Lo stesso valga per le parole nurse e nursery.

[2]E senza aspettar risposta, la ragazzetta scappò dallastanza e corse sgambettolando su per le scale. Giunta alla« nursery », che fino allora era stata camera sua, si fermò. Attraversola porta chiusa udì un piccolo grido querulo che letolse il respiro. Sporse, esitando, la mano, ed aprì la porta.Poi si fermò, attonita e delusa, sul limitare.

Presso la finestra, con lo sguardo noncurante rivoltoalle verdi praterie del Hertfordshire, sedeva una donna,severa, quadrata, vestita di percalle rosa. Batteva conmano distratta, a colpettini leggeri e regolari, un piccoloinvolto di flanella che teneva sulle ginocchia. Era il béby!con la faccia in giù. Edith vedeva spuntare dalla flanellada una parte la pianta di due piedini rossi e dall'altra unapiccola testa oblunga coperta di morbida lanugine nera.

— Oh Dio! — esclamò, — è quello il béby?

...

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