ANNALI
D'ITALIA
5
DAL
PRINCIPIO DELL'ERA VOLGARE
SINO ALL'ANNO 1750
COMPILATI
DA L. ANTONIO MURATORI
E
CONTINUATI SINO A' GIORNI NOSTRI
Quinta Edizione Veneta
VOLUME QUINTO
VENEZIA
DAL PREMIATO STAB. DI G. ANTONELLI ED.
1846
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Anno di | Cristo mcclix. Indizione II. |
Alessandro IV papa 5. | |
Imperio vacante. |
Se nel precedente anno s'affollaronole calamità sopra l'Italia, il presente abbondòdi consolazioni. Non era uomoEccelino da sofferir compagni nel dominiodi Brescia [Roland., lib. 11, cap. 12.]. Per isbrigarsi dunqueda Buoso da Doara, che col marcheseOberto Pelavicino comandava alla metàdi quella città, siccome ancora a Cremona,propose d'inviarlo per podestà aVerona. Buoso, persona accorta, cheprevedeva i pericoli imminenti a chi simetteva in mano d'un tiranno sì sanguinario,ricusò con bella maniera, e poistette ben in guardia per non essere colto.Non finì poi la faccenda, che il marcheseOberto e Buoso dovettero cedere ad Eccelinola signoria intera di Brescia, e ritirarsia Cremona. Ma rimasero ben inaspritiper questo tradimento; e perciòOberto segretamente si collegò con AzzoVII marchese d'Este, co' Ferraresi,Padovani e Mantovani; e Buoso ancheesso trasse nella stessa lega Martino della[10]Torre col popolo signoreggiante in Milano,mercè di una concordia stabilita fraloro per conto di Crema. Ma neppurestette in ozio Eccelino. Fece anch'egliuna segreta lega coi nobili di Milano.Non abbiamo storico alcuno milaneseche ci abbia ben dicifrato lo stato alloradi quella città. Il solo fra Galvano dallaFiamma, dell'ordine de' Predicatori [Gualvan. Flamma, Manipul. Flor., cap. 293.],scrive che sul fine di marzo nacque dissensionefra lo stesso popolo dominantein Milano. Volle l'una delle parti persuo capo Martino dalla Torre, l'altraAzzolino Marcellino. Prevalse il Torrianocolla morte dell'altro. Allora inobili, paventando la forza di questo capoe del popolo, elessero per loro capo Guglielmoda Soresina, e si fecero forti.Affin di quetare sì fiere turbolenze, sitrasferì a Milano Filippo arcivescovo