Principessa Cristina Belgiojoso Trivulzio
(dal ritratto dipinto da Enrico Lehmann a Parigi,ora conservato presso il Marchese Franco Dal Pozzoa Belgirate sul Lago Maggiore).
Raffaello Barbiera
La Principessa
Belgiojoso
DA MEMORIE MONDANE INEDITE O RARE
E DA ARCHIVII SEGRETI DI STATO
Nuova edizione riveduta,
con appendice di documenti inediti, e ritratti.
MILANO
Fratelli Treves, Editori
Ottavo migliaio.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservati pertutti i paesi, compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda.
Milano — Tip. Treves — 1922.
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La principessa Cristina Belgiojoso, nata dalla stirpedei Trivulzio, morì nella sua Milano il 1871. Morì dopole sciagure della Francia, dove un giorno, profuga ecospiratrice, aveva ella, discendente dal famoso maresciallodi Francia, potuto emergere in un tempo nelquale si adoravano, più di adesso, le ricchezze, le alteposizioni sociali, l'influenza, «le succès». Morì quasiinosservata, senza curarsi della gloria, questo sole degliestinti; morì in silenzio, ella che aveva riempito mezzomondo de' suoi coraggiosi conati patriotici, delle suemultiformi vicende romanzesche, delle sue idee e operefilantropiche, delle sue stranezze e pompe fantastiche,de' suoi incanti. Appena qualche giornale fe' alloracenno, magro cenno, della sua vita e della sua morte.E dopo, per anni e anni, silenzio; silenzio che mi parevaingiusto, perchè, sopra tutto, la gentildonna milanese«dai grandi occhi fatali», come avrebbe dettoUgo Foscolo, aveva amata la patria, e operato per laliberazione della patria, quando molti non vi pensavanoancora.
E mi provai a descriverne la vita. Le difficoltà eranomoltissime e dure; alcune neppur sospettabili dallacritica che si pasce di soli libri. Era un labirintoquella vita, che non era mai stata narrata. Eppuremi condussi a pubblicare nel 1902 un volume, ch'ebbe[vi]in breve più ristampe e che adesso, ridomandato dailettori, ritorna alla luce in una nuova edizione rivedutae corretta in più punti, specialmente per lascoperta di qualche nuovo documento. Fin dai primimiei tentativi biografici, oltre l'esame in Archivii diStato, ottenni molte preziose informazioni e tesori dicomunicazioni epistolari da elette persone congiunteo amiche della principessa Belgiojoso e mie: questolibro ne reca le doverose testimonianze.
La imperiosa patrizia, che indifferente violava ogniregola comune, si attirò per questo inimicizie, ch'elladisprezzava; e anche all'apparir del mio libro (cosastrana, dopo tanti anni!), le ostilità, certe ostilità, nontutte femminili, ripullularono al punto da mettere persinoin dubbio il patriotismo della magnanima cospiratrice.Ma nuovi documenti, e precisamente quellidegli Archivii imperiali di Vienna,