L'UMORISMO


LUIGI PIRANDELLO

L'UMORISMO

SAGGIO

SECONDA EDIZIONE AUMENTATA

FIRENZE
LUIGI BATTISTELLI — Editore
1920


Proprietà Letteraria

Stab. FED. SACCHETTI & C. — MILANO — Via Zecca Vecchia, 7


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PARTE PRIMA

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I.La parola «umorismo»

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Alessandro D'Ancona, in quel suo notissimostudio su Cecco Angiolieri da Siena,[1] dopo avernotato quanto vi sia di burlesco in questo nostropoeta del sec. XIII, osserva: «Ma per noi l'Angiolierinon è soltanto un burlesco: bensì anche,e più propriamente, un umorista. E qui i camarlinghidella favella ci faccian pure il viso dell'arme,ma non pretendano di dire che in italiano bisognarassegnarsi a non dir la cosa, perchè nonabbiam la parola».

E, accortamente, in una nota a pie' di pagina,[2]soggiunge: «È curioso però che il traduttorefrancese di una dissertazione tedesca sull'Humour,inserita nel Recueil de piéces intéressantes,concernant les antiquités, les beaux-artes, les belles-lettres,citando il Riedel. Theor. d. SchöneKunsten, I. artic. Laune, sostenga che sebbene gliInglesi, ed il Congreve in particolare, rivendichinoper sè i vocaboli humour e humourist «il estnéanmoins certain qu'ils viennent de l'italien».

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E quindi il D'Ancona riprende: «Del resto,poi, la nostra lingua ha umore per fantasia, capriccio,e umorista per fantastico: e gli umoridell'animo e del cervello ognun sa che stanno instretta relazione con la poesia umorista. E l'Italiaebbe ai suoi tempi le accademie degli Umorosia Bologna ed a Cortona e degli Umoristi in Roma,[3]e speriamo che i mali umori della politicanon le facciano mai venir meno i begli umori nelregno dell'arte».

La parola umore derivò a noi naturalmente dallatino e col senso materiale che essa aveva di corpofluido, liquore, umidità o vapore, e col sensoanche di fantasia, capriccio o vigore. «Aliquantumhabeo humoris in corpore, neque dum exaruiex amoenis rebus et voluptariis» (Plauto). Qui humornon ha evidentemente senso materiale, perchèsappiamo che, fin dai tempi più antichi, ogni umorenel corpo era ritenuto segno o cagione di malattia.

«Li uomini, — si legge in un vecchio libro dimascalcia, — hanno quattro umori: cioè lo sangue,la collera, la flemma e la malinconia: e questi[11]umori sono cagione delle infermità degli uomini».E in Brunetto Latini: «Malinconia è unumore, che molti chiamano collera nera, ed è fredda,e secca, ed ha il suo sedio nello spino» — com'èinsomma nel latino di Cicerone e di Plinio.Sant'Agostino poi in un suo sermone ci fa sapereche «i porri accendono la collora, i cavoli generanomalinconia»....

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