Matilde Serao

L'ANIMA SEMPLICE

Suor Giovanna
della Croce

ROMANZO.

MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
1901

Terzo migliaio.


PROPRIETÀ LETTERARIA

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Tip. Fratelli Treves.


[v]

A PAOLO BOURGET

Mio amico e mio Maestro.

Questa che viene a Voi, come un puroe schietto invio di amicizia, è un'animasemplice. Così assolutamente semplice che,avendo portato due nomi, nella vita delsecolo e nella vita della Chiesa, la poverettanon può che ricordarne uno solo,alla volta: soffrendo profondamente quandol'altro suo nome, quando l'altra sua vitale si presentano alla memoria, in singolarcontrasto col presente. Quest'anima semplicedi cui io, con mano umile, ho tentato[vi]di fissare la figura nelle pagine, cheil mio riconoscente cuore a Voi dedica,non ha per sè che il suo patimento. Nonè bella, non è giovane, non è ricca, nonè elegante, suor Giovanna della Croce:l'amore dell'uomo, con la sua luce di poesia,è appena appena trascorso, come ombrafuggente, nel suo lontano passato; ildramma della passione, clamoroso o sordo,non ha sconquassato e non ha consumatoi suoi migliori anni di esistenza; quantoè possente attrazione, nella compaginefisica di una donna o nella sua coscienzamorale, le manca. È una vecchia monaca,suor Giovanna della Croce, sempre piùvecchia e più caduca, dal principio allafine della sua istoria: il suo corpo, giàcurvo, s'inchina ogni giorno di più, versola fossa e non vi cade ancora; i suoineri abiti claustrali, si lacerano e si struggono,senza che ella possa mutarli, rinnovarli;la sua misera anima semplice, sifa sempre più tristemente puerile, comeella è travolta dal destino, lentamente,[vii]troppo lentamente. Non ha, dunque, nullaper attirare la gente innamorata dellagiovinezza, delle belle forme, delle vestisontuose, nelle parvenze dell'arte letteraria;non ha, dunque, nulla, suor Giovannadella Croce, per la gente singolarmenteavida e mai sazia, e mai stanca,delle istorie di amore: nulla, nulla, percoloro che vogliono ritrovare, nelle prosedi romanzo, i tumulti supremi delle orealtissime umane. E allora, a chi piaceràmai, la storia di suor Giovanna dellaCroce? Chi s'interesserà a lei? Chi neseguirà i dolenti episodii, sino alla finedolente? Sono io, dunque, troppo audace,con chi legge? Vado, forse, incontroalla sua noia e al suo disgusto?E, ancora, ancora, oso io troppo, mettendoinnanzi a Voi questa istoria, innanzia Voi, creatore, animatore, poetadi figure leggiadre, squisite, affascinanti?

[viii]

*

No, io non temo che suor Giovannadella Croce vi faccia ribrezzo. Qualunquesia il vostro magico libro, chiuso,dopo la lettura, dalle mani di una personadi talento e di cuore, qualunque sia,questo libro, piccola novella o grande romanzo,gioiello minuto e prezioso o fasciodi luce spirituale, chi lo ha letto, giuntoall'ultima pagina, ha il cuore riboccantedi una ammirazione segreta, l'ammirazioneche gli viene per l'alto, purissimosentimento Vostro: la pietà! Voi conoscetetutti gli erro

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