LA MARCHESA COLOMBI
CAPO D'ANNO.
CHI LASCIA LA VIA VECCHIA PER LA NOVA....
I MORTI PARLANO.
RICCARDO CUOR DI LEONE. — STORIA D'UNA VIOLA.
UNA PICCOLA VENDETTA.
CESENA,
LIBRERIA EDITRICE G. GARGANO.
MDCCCLXXX.
L'EDITORE
ADEMPIUTI I DOVERI
ESERCITERÀ I DIRITTI SANCITI DALLE LEGGI.
INDICE
Capo d'anno | Pag. 5 |
Chi lascia la via vecchia per la nova | 25 |
I morti parlano | 99 |
Riccardo Cuor di Leone | 199 |
Storia di una Viola | 223 |
Una piccola vendetta | 255 |
Dal trentuno dicembre al primogennaio, non c'è che quel tempoinafferrabile, d'una brevità infinitesimale,che corre tra l'ultimo minuto secondodella dodicesima ora, al primo minuto secondodella prima; — il passaggio identico di ciascungiorno dell'anno al suo domani; un attimo,una pulsazione, nulla.
Eppure tutti consideriamo la fine dell'annocome un punto fermo, come la chiusura d'un[8]periodo. Pare che tutte le cose intraprese debbanoessere compiute a quell'epoca, e che pelprimo dell'anno venturo s'abbia da ricominciaretutto daccapo.
La Chiesa inaugura il nuovo anno colVeni creator; i commercianti chiudono i conti,ed i privati (pur troppo!) ci mettono il saldo;si rinnovano i libri mastri; si licenziano o siconfermano gl'impiegati; chiunque ha l'incaricod'una gestione qualsiasi presenta il resoconto.
I giornali perdono dei collaboratori e neacquistano di nuovi; e proclamano che i nuovisono genî e quelli perduti non valevano nulla,senza tener conto dei pomposi elogi con cuili avevano annunciati l'anno precedente; edaprono nuove rubriche e nuovi abbonamentifanno nuovi programmi e nuove promesse.
Si è arrivati a quella stazione di fermata:che si chiama il capo d'anno. Si riparte per[9]un nuovo viaggio dove tutto è ignoto; ci siavvia alle speranze; ciascuno dice sospirando«chissà!» come se da quell'ieri a quell'indomaniil mondo fosse interamente mutato, e leprobabilità di bene o di male preparate nell'annoprecedente non contassero più; comese le conseguenze del 1880 non avessero piùnessun rapporto colle premesse del 1879; comese quell'atomo di tempo che sfugge ad ognicalcolo, dovesse spezzare tutti i vincoli tra lecause e gli effetti.
Mi ricordo quand'ero piccina, in temporibusillis, che trepidazione mi si metteva nelcuore quando s'avvicinavano le feste di Natalee capo d'anno