IL ROCCOLO
DI
SANT'ALIPIO
RACCONTO
DI
ANTONIO CACCIANIGA
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI.
1881.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
Tip. Fratelli Treves.
Egregio Signore ed Amico,
La difesa del Cadore è uno dei più eroiciepisodi delle nostre guerre d'indipendenza.Se io conosco nei più minuti particolariquei fatti memorabili lo devo alla vostrasomma benevolenza. Voi mi avete confidatocon amichevole cortesia quelle memorie personali,ove raccoglieste quasi giornalmentetutti gli avvenimenti di quell'epoca, nellaquale foste l'inseparabile compagno del capitanoCalvi, e mi avete comunicato tutti ipreziosi documenti che avete conservati comemembro del Comitato di difesa.
Ospite in casa vostra, a Pieve di Cadore,m'avete fatto partecipe della vita cadorina, abbiamovisitato insieme i siti ove ebbero luogole azioni più rimarchevoli della difesa, m'avetefatto conoscere degli uomini che vi preseroparte; siamo saliti sui monti, abbiamo penetratonelle vecchie case, ci siamo sedutiintorno ai focolari del popolo facendo comeun'inchiesta rigorosa sulle memorie domestiche,e sui costumi locali.
Ci siamo riposati al Roccolo di Sant'Alipio,soffermandoci in quel nido deliziosodel Montericco, contemplando da quel pittorescoromitaggio la stupenda valle delPiave, e i monti che le fanno corona. Amerito vostro conosco per nome tutte quellecime, tutti quei boschi, tutti quei paeselli,e tutte quelle persone gentili che soddisfeceropienamente la mia insaziabile curiosità.
Questo libro che racconta le semplici vicended'una famiglia, in quei tempi burrascosiè uscito dalle vostre note, e dalle nostrecomuni inchieste; esso vi appartieneintieramente, e mettendo il vostro riveritonome in testa di questo volume, io compioun dovere di giustizia, nell'atto che vi offrouna prova della mia perenne riconoscenza.
Vogliate essermi indulgente per tuttoquello che ho guastato nel quadro, tantonelle macchiette che nel fondo, e perdonatese non ho saputo riferire con precisione lenostre impressioni, che tuttavia conservo vivissime.
Mi rammento, come se fosse ieri, quelgiorno che abbiamo incontrato Sior Antoniodietro le vecchie case affumicate di Auronzo....
Ma non posso rifare il libro in questalettera, e mi limito ad augurare agli italianidi far conoscenza intima di questo angoloromito delle nostre Alpi,... tanto dilette agliinglesi.
Stupendo paese!... ricco d'antiche virtù ed'onesti costumi, d'uomini forti come le suerupi, fedeli nell'amore della patria colla tenacitàdegli abeti barbicati nelle roccie delleloro montagne, costanti negli affetti domesticiche consolano quelle modeste dimorecon gioie soavi e salutari come il profumodei loro boschi.
Con animo grato per le vostre cortesie,vi presento questo libro che porta un nomea tutti noto alla Pieve, pregandovi di raccomandarloall'egregia vostra famiglia, e aivostri amici, come il ricordo di un'ammiratoresincero del Cadore che non sa dipingereal vivo quello che sente, ma che savalutare quanto meritano quei semplici costumiin mezzo di quella natura sublime.
E conservatemi la vostra benevolenza.
Villa Saltore, 30 luglio 1880.
devotissimo