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ANNALI

D'ITALIA

8


Copertina

ANNALI
D'ITALIA

DAL

PRINCIPIO DELL'ERA VOLGARE
SINO ALL'ANNO 1750


COMPILATI

DA L. ANTONIO MURATORI

E

CONTINUATI SINO A' GIORNI NOSTRI

Quinta Edizione Veneta


VOLUME OTTAVO


VENEZIA

DALL'I. R. PRIVILEGIATO STAB. NAZIONALE
DI GIUSEPPE ANTONELLI ED.


1847

[ix-x]

CONTINUAZIONEAGLIANNALI D'ITALIA

DILOD. ANT. MURATORI

Chiunque abbia letto sin qui gli Annali d'Italia compilati da LodovicoAntonio Muratori avrà veduto quale immensa tela sia venuto intessendol'illustre autore per discorrere l'italiana istoria di questi dieciotto secoli, senzache dalla necessità di balzare ogni anno da un punto all'altro della penisola siaderivato al suo lavoro interrompimento o disordine; ed avrà insieme ammiratoin che giudizioso modo sia egli riuscito a mettere in tutto il loro lume i verimotivi che preparato hanno i più notabili cambiamenti e le conseguenze chegli accompagnarono; a fissare i luoghi e i tempi precisi che sono stati il teatro,o l'epoca degli innumerevoli avvenimenti narrati; a disgombrare ogni incertezzadall'ignoranza, dalla malizia, dalla inavvertenza o precipitazione degliantichi scrittori passata negli scrittori susseguenti; a sceverare dalle favolela verità; a rendere la dovuta giustizia a quei personaggi che le passioniaveano indebitamente o encomiati o biasimati, e, se dato non era raggiugnerela certezza, ad accennarne almeno ciò che più alla probabilità ed alla verisimiglianzasi atteneva; ad interessare infine i lettori con un quadro svariatissimoin cui i trionfi o i danni della virtù contrastano colle alternate vicendedel vizio, talvolta fortunato, ma quasi sempre punito o almeno smascheratoe fatto segno al dispregio ed all'odio universale.[xi-xii]

Spesa la maggior parte della vita a scorrere il vasto campo della erudizione,indagando, discutendo ed illustrando le antichità dell'Italia, il Bibliotecariomodonese, divenuto per tal guisa possessore d'immensi tesori, o sconosciutio generalmente poco noti, si aprì la strada alla grande impresa, cui ilfino suo discernimento giovò ad appianare e ad imprimere di quella profondaragione storica che spicca in tutti gli altri suoi scritti.

Esattezza somma e precisione riguardo ai luoghi, ai tempi ed alle coseaccadute principalmente dal cominciare del quinto secolo sino al principiodel decimosesto; sagacità e gran fondo di sana critica per determinare lavera cronologia, nè ammettere ciecamente il maraviglioso d'una fantasiariscaldata, nè i pravi giudizii della malignità o i delirii d'una puerile superstizione;esposizione sincera delle più strepitose rivoluzioni, se pur non abbiaa dirsi delle calamità dell'Italia, purificata da quella tinta bugiarda che ilgenio, il partito, il timore o la speranz

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