LE
CRONACHE ITALIANE
NEL MEDIO EVO
DESCRITTE
DA
UGO BALZANI
SECONDA EDIZIONE RIVEDUTA
Le cronache portano le azioni, i solitempi rivelano l'individuo.
L. Tosti, La Contessa Matilde.
ULRICO HOEPLI
EDITORE-LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
—
1900
PROPRIETÀ LETTERARIA
36-900. — Firenze, Tip. di S. Landi, dirett. dell'Arte della Stampa
A
TERENZIO MAMIANI DELLA ROVERE
IN ATTESTATO
DI REVERENZA E DI AFFETTO
[vii]
Inteso a far noti popolarmente i cronisti italianidel Medio Evo, io ho cercato di togliereogni ingombro di erudizione da questo libro epresentarlo ai lettori il più semplice e spedito dicitazioni che si potesse. Ché se non m'è riuscitodi tenermi più strettamente a questo metodo,n'è cagione l'avere io tentato per quanto sapevo,di fare un lavoro il quale non riuscisse del tuttoinutile anche agli eruditi poiché questo, a mianotizia, è il primo tentativo che siasi fatto di raccogliereespressamente in un libro tuttaquantala storia della cronografia medioevale italiana.Perciò ho procurato di studiare con diligenzanelle migliori edizioni il testo degli autori deiquali tengo parola, e prima di profferirne definitivogiudizio, ho procurato di vedere quanto sopraciascuno autore altri ha pensato o scritto.
[viii]
Per quel che si riferisce alla struttura del libro,se talora mi sono diffuso alquanto nel tratteggiarei vari periodi storici che questo lavoro attraversa,io spero che mi sarà perdonato da chi pensi chenon è facile nè sarebbe buon metodo parlar di storicie tacere sui tempi nei quali essi han vissutoe dei quali scrissero. Così anche mi è spesso accadutodi dilungarmi a narrare le vite degli scrittoridei quali esaminavo i lavori. L'ho fatto perchémi è parso narrandole di chiarir meglio i tempiche essi descrissero e le ragioni delle opere loro,giacché la storia del Medio Evo è stata detta inItalia più che altrove da uomini che parteciparonolargamente ai fatti di cui ci lasciarono memoria,e ciò dai primi agli ultimi tempi, daCassiodoro e Gregorio Magno fino ad AlbertinoMussato, a Dino Compagni, a Giovanni Villani.
Per far meglio conoscere l'indole, la natura elo stile delle diverse cronache, ho recato di essenel libro molti e lunghi frammenti volgarizzatidai testi. In tal modo que' vecchi cronisti nelleingenue pagine loro descriveranno sé stessi allamemoria e alla fantasia del lettore assai meglioche non varrebbe a descriverli l'amoroso ma incertotentare di uno scrittore moderno. Questiframmenti erano già stati tradotti da mia moglieche ha dato veste inglese a tutto il libro e divisocon me in larghissima parte la fatica e ilpiacere del compilarlo. Nel voltarli ora io in italiano,[ix]ho cercato com'ella avea fatto di tenermiil più che potevo fedele alla lettera dei testi, ma,dove alcuni d'essi per la oscura e intralciata latinitàsi opponevano ad una traduzione letterale,mi sono sforzato d'accostarmi al concetto degliaut