SCRITTI
DI
F.-D. GUERRAZZI.
I BIANCHI E I NERI
dramma.
FIRENZE.
FELICE LE MONNIER.
—
1847.
I BIANCHI E I NERI,
DRAMMA.
Tu porterai novelle di sospiri
Piene di doglia e di molta paura;
Ma guarda che persona non ti miri
Che sia nemica di gentil natura.
Guido Cavalcanti.
[418]
Bianchi
Neri
La Scena: in Pistoia.
[419]
«Nel 1300 la detta città (di Pistoia) haveva assai nobili epossenti cittadini, infra i quali una schiatta di nobili e possenticittadini e gentil'huomini, li quali si chiamavano Canceglieri,et havea quella schiatta in quel tempo dieciotto cavaglieri a speronid'oro, et erano sì grandi e di tanta potenza, che tutti glialtri grandi soprastavano e batteano: e per loro grandigia e ricchezzamontarono in tanta superbia, che non era nessuno sìgrande, nè in città nè in contado, che non tenessono al disotto;molto villaneggiavano ogni persona, e molte sozze e rigide cosefacevano; e molti ne faceano uccidere e ferire, e per tema diloro nessuno ardia lamentarsi. Seguitoe che certi giovani delladetta casa li quali teneano la parte Bianca, ed altri giovanidella detta casa i quali teneano la parte Nera, essendo a unacella ove si vendea vino, et avendo beuto di soperchio, nacquescandalo intra loro giucando; onde vennero a parole, e percossonsiinsieme, sì che quello della parte Bianca soprasteo aquello della parte Nera, lo quale avea nome Dore di messerGuglielmo, uno dei maggiori della casa sua, cioè della parteNera. Quello della parte Bianca che lo avea battuto, avea nomeCarlino di messer Gualfredi, pure dei maggiori della parte Bianca.Onde vedendosi Dore essere battuto et oltraggiato, e vitoperatodal consorte suo, e non potendosi quivi vendicare,però ch'erano più fratelli a dargli, partissi, e pruoposesi divolersi vendicare; e quel medesimo dì, cioè la sera a tardi,stando Dore in posta, uno dei fratelli di detto Carlino che avevaoffeso lui, che aveva nome messer Vanni di messer Gualfredi,et era giudice, passando a cavallo in quel luogo dove Dorestava in posta, Dore lo chiamò, et egli non sapendo quello cheil fratello gli aveva fatto, andò a lui, e volendogli Dore daredi una spada in su la testa, messer Vanni per riparare lo colpoparò la mano: onde Dor