NOTE DEL TRASCRITTORE:
—Corretti gli ovvii errori tipografici e di punteggiatura.
—Sono state estrapolate dallʼindice generale dei nomi le voci riguardantiil presente volume; lʼindice completo (senza link) è stato mantenutonel terzo volume.
—La copertina è stata creata dal trascrittore usando il frontespiziodellʼopera originale; lʼimmagine è posta in pubblico dominio.
SCRITTORI DʼITALIA
G. BOCCACCIO
OPERE VOLGARI
XIII
GIOVANNI BOCCACCIO
E GLI ALTRI SCRITTI INTORNO A DANTE
A CURA DI
DOMENICO GUERRI
VOLUME SECONDO
BARI
GIUS. LATERZA & FIGLI
TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI
1918
PROPRIETÁ LETTERARIA
GIUGNO MCMXVIII—49327
III
CONTINUAZIONE
DEL
COMENTO ALLA “DIVINA COMMEDIA”
Senso Letterale
«Ruppemi lʼalto sonno nella testa», ecc. Nel principio delpresente canto, sí come usato è lʼautore, alle cose dette nellafine del precedente si continua. Dissesi nella fine del precedentecanto come un vento balenò una luce vermiglia, la quale, toltogliogni sentimento, il fece cadere, come lʼuomo il quale è presodal sonno; per che, nel principio di questo, dimostra comequesto suo sonno gli fosse rotto. E dividesi questo canto in dueparti: nella prima dimostra come rotto gli fosse il sonno e comenello ʼnferno si ritrovasse; nella seconda, procedendo dietro aVirgilio, racconta sé avere molti spiriti veduti, pieni di gravi ecocenti sospiri, senza alcuna altra visibile pena. E questa secondacomincia quivi: «Or discendiam quaggiú nel ciecomondo».
Dice adunque nella prima parte cosí: «Ruppemi». Questovocabolo suona violenza, volendo in ciò dimostrare che ogniatto, che in inferno si fa, sia violento e non naturale. La qualcosa non è senza cagione, la quale è questa: giusta cosa èche chi, peccando, fece violenza aʼ comandamenti e aʼ piaceridi Dio in questa vita, violentemente sia daʼ ministri della giustiziapunito nellʼaltra.
«Lʼalto sonno». Il sonno, secondo che ad alcuno pare, èun costrignimento del caldo interiore e una quiete diffusa perli membri indeboliti dalla fatica; altri dicono il sonno essereun riposo delle virtú animali, con una intensione delle virtúnaturali. Del qual, volendo i suoi effetti mostrare, scrive Ovidiocosí:
Somne, quies rerum, placidissime somne deorum,
pax animi, quem cura fugit, qui corpora duris
fessa ministeriis BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!
Sitemize Üyelik ÜCRETSİZDİR!